lunedì 13 agosto 2012

AGOSTO 2012 Parte 1

Riprendiamo oggi un articolo pubblicato da parte dell'Asso Comunicazione a fine giugno










Investimenti pubblicitari previsti a -7%. Andamento negativo per tutti i Mezzi, tranne Internet (+12.7%).


 
Milano 29 giugno 2012 - La chiusura prevista a -7% sarà determinata da una duplice tendenza: da un lato la contrazione della raccolta dei media tradizionali, dall’altro, l’ascesa dei media digitali (TV Sat e DTT, Internet, Video OOH).

Digitale
: l’unico mezzo che continua a raccogliere sempre più risorse e vede un 2012 in chiusura positiva in doppia cifra (+12.7%). A chiusura anno catalizzerà il 15% del totale investimenti pubblicitari. Si confermano Automotive e Finanza/Assicurazioni i settori trainanti, forte incremento del settore Alimentare (primo trimestre 2012).
Crescono con la stessa intensità Display e Search, facendo segnare entrambi +13%. Forte incremento per il Video Advertising +93%. In incremento, anche se rimane ancora poco utilizzato, il Mobile Adv (8%).

Radio
: nel 2012 è prevista una chiusura al -6%. Dato positivo se paragonato al -12% del 2011. Questo rallentamento della decrescita è determinato dalle radio commerciali (da -9% del 2011 a -3% del 2012), grazie anche a un ampliamento della loro offerta commerciale caratterizzata da un’elevata personalizzazione dei progetti e una comunicazione multipiattaforma, e in minor misura, dalle Radio Locali (da -19% a -8,5%). Male invece Radio Rai (da -9% a -14%).

La Televisione
si confermerà, anche nel 2012, il mezzo prediletto dagli investitori italiani ma con una market share in calo (52% del 2011 contro 51% del 2012). Questa flessione sarà legata alla contrazione della raccolta che prevediamo essere leggermente superiore a quella del totale mercato e pari a -8.6%. I due big players del mercato, Rai e Mediaset, vedono una decisa contrazione degli investimenti nei loro canali “tradizionali”, rispettivamente -12.2% per la RAI e -11.2% per Mediaset. Nonostante la buona crescita dei rispettivi canali digitali, sia Rai che Mediaset vedono una chiusura del 2012 negativa (-10,9% per la RAI e -9,6% per Mediaset). Continueranno comunque a rappresentare il  38% del totale investimenti pubblicitari.
La7 e La7D
continueranno ad incrementare la loro raccolta pubblicitaria (+7.9%), anche se in maniera più contenuta rispetto all’anno precedente.
TV Satellitare
(+6,4%) e Digitale (+6,6%) faranno segnare performance positive, dovute a una sempre maggiore crescita dell’audience (processo di digitalizzazione) e di un’offerta in continuo ampliamento (più canali).
Infine prevediamo revenue in forte calo per le TV Locali (-51,9%).

La Stampa
continua a soffrire a causa delle performance negative di raccolta pubblicitaria (-11.9%).
Newspapers
: gli investimenti sono  in continua e decisa flessione (-11.5%). Sia il settore FMCG che gli altri comparti continuano a ridurre l’utilizzo del mezzo.
Free press:
soffre in maniera ancora più netta, facendo segnare perdite a doppia cifra (-43% sulla free press nazionale). Finanza/Assicurazioni e GDO, i main spender della free press, tagliano nettamente gli investimenti su questo mezzo.
Magazines:
anche nel 2012 continua la contrazione della raccolta pubblicitaria (-12.6%), nonostante le nuove iniziative editoriali multipiattaforma che coinvolgono i nuovi device (tablet in primis). Anche il settore Abbigliamento inizia a disinvestire su questo mezzo, facendo segnare un -10% nel primo trimestre 2012.

Esterna:
continua la flessione del mezzo che vede un -14% di previsione chiusura 2012. Tutti i comparti “classici” sono in crisi: i poster (-21.7%), la dinamica (-12.2%), maxiaffissioni (-16,2%) e i circuiti tematici (-14,1%). In crisi anche i formati più qualitativi come l’arredo urbano (-13,3%) e gli aeroporti (-9.6%). In controtendenza i formati più innovativi Video OOH (+8.6%).

Cinema:
continua l’emorragia di investimenti nonostante il rinnovamento del mezzo legato a digitalizzazione, 3D e al recente rilascio al mercato dei software di pianificazione. Per il 2012, prevediamo una chiusura negativa a -25%.





























































In sintesi, questi i fatti salienti:
• A fronte di un mercato destinato a chiudere al -7%, Internet cresce del 12,7%.
• Se la TV nel suo complesso segnerà un -8,6%, le TV non-incumbent mostrano invece performance decisamente positive (+8,8%).
• Non cresce solo Internet, ma crescono in generale i Mezzi Digitali che fanno registrare un +11,2% .
• In particolare sono i mezzi digitali Audiovisivi ad essere più in salute (+13,7%)
• In un contesto negativo per il mondo analogico, dobbiamo segnalare la capacità della radio Commerciale di arginare le proprie difficoltà (da -9% del 2011 a -3% del 2012).











fonte: http://www.assocomunicazione.it/ITA/notizia/comunicare-domani-previsione-di-chiusura-2012-a--7.aspx






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