giovedì 10 maggio 2012

PROLOGO parte 2

Numerose sono le citazioni del telefilm. Frasi ad effetto che spiegano l'essenza della pubblicità.
Sintetizzano in maniera praticamente perfetta ciò che l'advertising  deve essere e ne detta le regole.
Ecco di seguito alcune delle più intriganti.
Pur essendo ambientato negli anni Sessanta appare di un'attualità estrema.


"Quando un uomo entra in una stanza porta tutta la sua vita con lui. Ha un milione di ragioni per essere lì: chiediglielo. Se ascolti, ti dirà come è arrivato. Ti dirà come ha dimenticato dove stava andando e come è tornato in sé. Se ascolti, ti dirà del tempo in cui credeva di essere un angelo o di essere perfetto. Poi sorriderà con saggezza, contento di aver realizzato che il mondo non è perfetto. Noi siamo difettosi perché vogliamo troppo. Siamo rovinati perché raggiungiamo quel troppo e poi desideriamo ciò che avevamo prima."

Questa frase racchiude in se   il  concetto  del rimorso e dell’importanza dell’ascolto nella pubblicità.






"Il successo si basa sul differenziarsi, non sull’omologarsi"


Qui spiega il successo e del rischio  che chiunque voglia raggiungerlo deve correre, poiché non sempre differenziarsi paga.






"Nostalgia, letteralmente, significa “il dolore proveniente da una vecchia ferita”. E’ una sensazione nel tuo cuore molto più potente della semplice memoria. Non è una navicella spaziale, è una macchina del tempo. Va indietro ma anche avanti. Ci porta in un luogo dove desideriamo tornare. Non è come una ruota, è come una giostra. Ci fa viaggiare come viaggiano i bambini, in giro, in giro e poi di nuovo a casa, in un posto dove sappiamo di essere amati."


Sul potere della nostalgia nel marketing.





"La pubblicità è basata su una cosa: la felicità. E sai cos’è la felicità? La felicità è l’odore di un’automobile nuova. E’ la libertà dalla paura. E’ un cartellone ai lati della strada che, rassicurante, ti dice che tutto ciò che stai facendo è ok. Che tu sei ok."


Sul concetto di felicità nell’advertising.










Pensaci intensamente, a lungo, poi dimenticatelo.  Allora un’idea ti balzerà davanti alla faccia.

Sul processo creativo.

















PROLOGO parte 1

                             Il nome del blog è un omaggio alla serie televisiva americana Mad Men.

I Mad Men sono i creativi di Madison Avenue a New York, il centro nevralgico della pubblicità americana negli anni '50 e '60.
Mad Men è un'espressione che si riferisce ai pubblicitari (da loro stessi coniata) degli anni 50 newyorkesi che operavano a Manhattan.
Lavorano per l'agenzia pubblicitaria Sterling Cooper e a loro capo vi è il direttore creativo Don Draper, il cui unico obiettivo è vendere, anche a costo di svendere i propri valori e la propria morale.
Politicamente scorretto, il serial racconta delle vicende di personaggi cinici, completamente immersi nel boom economico, sullo sfondo della sfida  per la presidenza che vide contrapposti Richard Nixon e John F. Kennedy, la morte di Marylin Monroe, il razzismo, la campagna contro le sigarette, la crisi di Cuba, l’emancipazione femminile. Qui sono gli uomini a farla da padrone e a tutto si da un prezzo.

In quegli anni d’oro del marketing, la pubblicità aveva un impatto forte.
Ai giorni nostri le cose sono decisamente cambiate,Nuovi mezzi di comunicazione. Nuove possibilità. Insomma, un'altra era. Ma il destinatario del messaggio pubblicitario,in fin dei conti, rimane il consumatore.
A mio parere,  nella pubblicità, le idee grandi, semplici e geniali vincono sempre. Ed è attraverso esse che si riesce, ancora oggi come ieri, a sorprendere il consumatore, ad influenzarne le scelte di acquisto.

mercoledì 9 maggio 2012

NON IMPORTA CHI SEI,COSA VUOI O QUALI SONO I TUOI VALORI. l'UNICA COSA CHE CONTA E' COME TI VENDI.

Non ricordo di preciso quando è nata la mia passione per la pubblicità e la comunicazione in generale. So solo che era già presente nel mio DNA da tempo. Un mondo affascinante e pieno di insidie. Analizzerò il fenomeno in Italia dagli inizi del '900 ad oggi,dando un'occhiata anche agli Stati Uniti,da sempre nostro modello e punto di riferimento.