mercoledì 27 febbraio 2013

REALITALY 2




Dopo una campagna elettorale  caratterizzata dai sondaggi e dalle solite promesse e mantenuta ad un  livello mediatico a dir poco osceno,giusto per non smentirci agli occhi del mondo,segue la sbornia post voto,instant poll e via dicendo,sono arrivati i tanto attesi verdetti.
E che verdetti.

Alla fine i risultati confermano un sostanziale pareggio tra la coalizione del Cavaliere e quella di Bersani al Senato e la vittoria di un soffio del centrosinistra alla Camera, dove però la legge elettorale garantisce un premio di maggioranza blindato, pari a 340 deputati su 630. Risultato: da un lato la quasi certa ingovernabilità e dall’altro la sconfitta (in parte inaspettata,ma non troppo) del leader democratico, schiacciato dal successo del partito di Grillo e dalla rimonta televisiva di sua Emittenza.

La certezza che emerge quindi è l'ingovernabilità. Perché lo scarto tra le due coalizioni è minimo, sia alla Camera sia al Senato. Infatti, il centrosinistra, con uno scarto dello 0,36%, si è aggiudicato il premio di maggioranza e raggiunge 345 seggi. Solo 124.407 voti separano Pd-Sel da Pdl-Lega. La coalizione di Bersani ha ottenuto 10.047.507 voti, pari al 29,54%, contro i 9.923.100 del centrodestra (29,18%).
Dunque 340 seggi per il centrosinistra, 124 per il centrodestra e 108 per il movimento di Grillo. Clamoroso flop della Lista Monti, impantanata al 10,5% pari a 45 seggi.
Fuori dal Transatlantico Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, Fare per Fermare il declino di Giannino e Amnistia, Giustizia e Libertà.
Diversa la situazione a Palazzo Madama dove non c'è la maggioranza. Con il senatore del Pdl-Lega nord eletto in Trentino, la coalizione di centrodestra sale a 117 seggi a Palazzo madama, mentre lo schieramento di centrosinistra si assesta a quota 123. Terzo grande partito è il Movimento 5 Stelle con 54 seggi ottenuti, segue la Lista di Mario Monti con 19.

 Riepilogando:

Camera

Coalizione di centrosinistra, Pierluigi Bersani: 29,5% - 340 seggi. Di cui: Pd 25,4% - 292 seggi; Sel 3,2% - 37 seggi; Centro Democratico 0,5% - 6 seggi; altri 0,4%- 5 seggi.
Coalizione di centrodestra, Silvio Berlusconi:29,1% - 124 seggi. Di cui: Pdl 21,6% - 97 seggi; Lega Nord 4,1% -18 seggi; Fratelli d'Italia 2% - 9 seggi; altri partiti tra lo 0,6 e lo 0,1% - nessun seggio.
Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo: 25,5% - 108 seggi.

Coalizione di centro, Mario Monti: 10,5% - 45 seggi. Di cui: Scelta Civica 8,3% - 37 seggi; Udc 1,8% - 8 seggi; Fil 0,5% - nessun seggio.
Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia: 2,2% - nessun seggio.
Fare per fermare il declino, Oscar Giannino: 1,1% - nessun seggio.
Totale altri partiti e movimenti: 1,7% - nessun seggio.


Senato

Coalizione di centrosinistra, Pierluigi Bersani: 31,6% - 120 seggi. Di cui: Pd 27,4% - 105 seggi; Sel 3% - 7 seggi; Centro Democratico 0,5% - nessun seggio; Lista Crocetta 0,4% - 1 seggio.
Coalizione di centrodestra, Silvio Berlusconi:30,6% - 117 seggi. Di cui: Pdl 22,3% - 98 seggi; Lega Nord 4,3% -17 seggi; Fratelli d'Italia 1,9% - nessun seggio; Grande Sud 0,4% -1 seggio.
Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo: 23,8% - 54 seggi.

Coalizione di centro, Mario Monti: 9,1% - 18 seggi.
Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia: 1,8% - nessun seggio.
Fare per fermare il declino, Oscar Giannino: 0,9% - nessun seggio.
Totale altri partiti e movimenti: 1,8% - nessun seggio.


Ora tutti si chiedono: cosa succederà?

Difficile prevederlo.
La cosa più ovvia e che si vada abbastanza presto di nuovo alle urne. Ma non credo subito; penso non prima dell’estate 2014; anzi penso sia proprio quella la data.
E intanto chi governa?
Le ipotesi sono 2 : il governissimo (PD+PDL) o un governo a tempo appoggiato dal centrosinistra e con l’appoggio esterno dei grillini.
Il governissimo è la soluzione che vedo più impraticabile e che non auspico per nulla.
Credo sia impossibile che Bersani e Berlusconi si riescano a mettere d’accordo per un governo seppur temporaneo che faccia le riforme istituzionali. E poi sarebbe troppo un “inciucio” che penalizzerebbe entrambi gli schieramenti e farebbe davvero scatenare il grillismo che nella prossima tornata potrebbe davvero prendere la maggioranza assoluta.
L’altra ipotesi è che Bersani, conscio che le elezioni non le ha vinte e non può fare un governo pienamente suo, riesca a fare un’intesa con i grillini, accettando pressoché tutte le loro richieste di riforma istituzionale (diminuzione dei parlamentari, taglio drastico dello stipendio, ecc.) e in cambio abbia l’appoggio esterno per un governo temporaneo che ci porti quanto prima (l’anno prossimo) alle elezioni.
Un governo temporaneo che ovviamente potrà fare poco dal punto di vista economico,visto che su questo punto sarà ancora più difficile fare un’intesa con i grillini, ma che in gran parte gestirà l’ordinaria amministrazione.
Tutto molto complicato, ma non vedo altre soluzioni praticabili



Alla prima crisi di governo,rimescoliamo le carte.

Cosa cambierà? Chi governerà?Per quanto?  Manterrà le promesse?E' in buona fede? Lo voto perchè è il meno peggio??

Tranquilli.

Non cambierà niente.

Grazie del consenso.